Parere del Consiglio dell’Ordine in merito al provvedimento del Presidente del Tribunale di Udine del 4.6.2020

Con riferimento al provvedimento del Presidente del Tribunale di Udine del 4.6.2020, il Consiglio ha trasmesso al dottor Paolo Corder il seguente parere assunto all’unanimità nella seduta straordinaria del 10.6.2020:

Il COA rileva preliminarmente che il provvedimento assunto è stato emanato, reso esecutivo e divulgato agli organi di stampa, prima ancora di acquisire il parere dell’Ordine. Nonostante tale non condivisibile procedura, il COA ritiene comunque di mantenere fede al ruolo assegnato dalla normativa vigente e, acquisite le osservazioni pervenute dalle associazioni maggiormente rappresentative, ribadisce la necessità di una ripresa piena ed immediata di tutta l’attività giudiziaria e in ogni caso sottolinea alcune criticità di immediata evidenza:

  1. il principio di buona amministrazione, richiamato nel provvedimento, avrebbe innanzitutto dovuto imporre una fattiva attività di riprogrammazione dei lavori, già nella fase 1, in vista della fase 2;
  2. in ambito civile, è stata lasciata assoluta discrezionalità ai singoli magistrati, nella scelta delle modalità di trattazione dell’udienza, trascurando la proposta di acquisire il consenso delle parti e non tenendo in considerazione le indicazioni relativamente alle udienze da svolgersi necessariamente in presenza;
  3. a tutt’oggi non risulta esserci stata l’acquisizione del parere da parte delle Autorità sanitaria, in merito all’esatta capienza delle cancellerie, delle aule giudiziarie e delle stanze dei giudici;
  4. non può essere considerato rilevante, rispetto all’organizzazione dell’attività e alla necessità di evitare assembramenti, il numero assoluto di persone che accedono al Tribunale durante la mattinata, tenuto conto dell’ampiezza del palazzo e della dispersione degli utenti nei vari uffici e in un ampio lasso di tempo;
  5. è stata trascurata la proposta di ampliare l’orario di udienza alle ore pomeridiane, che sarebbe stata quanto mai opportuna, anche in considerazione del fatto che per due mesi l’attività è rimasta paralizzata e che l’attuale ripresa sconta comunque un rallentamento, derivante dalle modalità di svolgimento delle udienze conseguenti alle prescrizioni del provvedimento organizzativo;
  6. si rende opportuno svolgere le udienze durante tutto il mese di luglio, anche anticipando udienze già rinviate a data successiva, in vista di una piena ripresa;
  7. è assolutamente indispensabile che le cancellerie e l’Unep riprendano l’attività a pieno organico, facendo venir meno le limitazioni di operatività conseguenti all’adozione di smart working per mancanza di applicativi, che non consentono un efficace lavoro da casa e la ristrettezza delle risorse materiali, come peraltro evidenziato nel provvedimento stesso;
  8. si rende necessario consentire la partecipazione ai praticanti alle udienze, svolte in qualsiasi modalità;
  9. la coesistenza dei provvedimenti presidenziali 29.4.20 e 4.6.20 dà adito a dubbi interpretativi e quindi si ritiene opportuno ricomprendere la materia in un unico testo normativo.

Si chiede che, come previsto dal provvedimento organizzativo in esame, la S.V. ne modifichi il testo alla luce delle nostre osservazioni.

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