COVID-19: Pubblicità e accaparramento clientela – lettera del COA agli iscritti di data 1.4.2020

In quest’ultimo periodo abbiamo preso conoscenza attraverso la stampa, i siti web e i social, di varie iniziative nel mondo forense che, sfruttando l’attuale momento emergenziale, perseguono intenti squisitamente auto-promozionali laddove e per contro proprio la situazione di emergenza che stiamo vivendo dovrebbe indurre a non assumere comportamenti che non siano rigorosamente in linea con i fondamentali canoni deontologici della nostra professione.
Nell’aderire alla delibera dell’Unione Triveneta dei Consigli degli Ordini degli Avvocati di data 30 marzo 2020, che si allega, non pare superfluo richiamare all’attenzione di tutti gli iscritti che:
– la condotta dell’Avvocato deve essere improntata ai principi di dignità e decoro, sia nell’esercizio della professione forense, sia nella vita privata, a salvaguardia dell’immagine non soltanto del singolo iscritto, ma soprattutto dell’intera categoria professionale;
– il codice deontologico consente la pubblicità a patto che questa abbia carattere esclusivamente informativo;
– la modalità e il contenuto delle informazioni pubblicitarie non devono ledere la dignità e il decoro professionale e, pertanto, non devono assumere forme auto-referenziali o suggestive.
Il Consiglio dell’Ordine confida che Vi atterrete al rispetto rigoroso dei fondamentali canoni sopra richiamati, nella convinzione che ognuno di noi saprà rinnovare in concreto e quotidianamente, in particolare in questo drammatico momento, il giuramento solenne pronunciato al tempo dell’ingresso nella famiglia dell’Avvocatura, evitando condotte che possano integrare gli estremi di un illecito disciplinare.

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